L’IARC (International Agency for Research on Cancer) già nel 2015 ha rassegnato un rapporto ove viene palesemente dichiarato che: “L’ingestione di asbesto è considerata “esposizione primaria” al pari dell’inalazione” (capitolo 1.5, pagina 225).
Sono riportati gli esiti drammatici di un test su topi che hanno ingerito amianto (capitolo 3.6 pagina 273). Su 75 cavie che hanno ingerito amianto, 18 si sono ammalati di tumori vari dopo pochi mesi.
Il rapporto dello IARC conclude che “Esistono prove sufficienti per la cancerogenicità di tutte le forme di asbesto per l’uomo. Provoca il mesotelioma, il cancro del polmone, della laringe, e dell’ovaio. Inoltre sono state osservate associazioni positive tra l’esposizione a tutte le forme di amianto e cancro della faringe, stomaco, colon-retto Esistono prove sufficienti negli animali per la cancerogenicità di tutte le forme di amianto. Tutte le forme di amianto sono cancerogeni per l’uomo (gruppo 1).”
Quindi le fibre d’amianto presenti nell’acqua (oltre al fatto che si possono respirare lavando i pavimenti o asciugando i panni) in base al rapporto IARC sono pericolose anche se ingerite. In questi anni le morti per tumore stanno diventando una vera pestilenza e a questo punto l’ingestione dell’amianto è una delle cause.
Auspichiamo che nel piano di bonifica dell’asbesto si preveda la rimozione completa delle tubature in cemento amianto e che i materiali vengano inertizzati.
L’Ona (Osservatorio Nazionale Amianto), ha già ricevuto alcune segnalazioni secondo cui, anche nella città di Archimede, ovvero Siracusa, alcune tubature che forniscono l’acqua potabile siano in amianto. A dire il vero anche e con molta probabilità anche a Caltagirone, svariate condutture idriche dovrebbero essere in amianto.
Naturalmente il condizionale è d’obbligo, perché sono le autorità a dover verificare la presenza o meno di amianto.
“Però se così fosse – afferma Bonanni quale Presidente dell’ONA-, si aprirebbero ulteriori scenari di rischio, in una città e in un territorio, come quello di Siracusa, Priolo e Augusta, già martoriati per la presenza di un’alta incidenza di patologie da amianto e da altri cancerogeni, dovuti alla presenza del più grande polo petrolchimico europeo. Se nelle tubature dell’acqua c’è amianto le fibre possono essere ingerite, oppure anche inalate, in quanto si può determinare evaporazione dell’acqua e quindi L’ aerodispersione delle fibre. E’ assolutamente necessario bonificare“. Ancora continua: “Non ci stancheremo mai di segnalare e di agire a mezzo stampa e per le vie giudiziarie – conclude Bonanni -, affinché la legalità in Sicilia come nel resto d’Italia, torni a essere la norma e non la nobile eccezione“.
Agosto 22, 2017